
Trasformare relazioni interiorizzate in relazioni felici
La forza e la salute del nostro io si fondano sulla storia che raccontiamo a noi stessi, una storia fatta di amori e di non amori, di amicizie e di non amicizie, che influenza ogni aspetto della vita presente.
L’Io personale, analogamente ad una nazione, si fonda sulla propria storia.
Non a caso tutti i popoli hanno cercato di creare una storia alle loro spalle, che sostenesse l’io centrale del popolo, che desse dignità al popolo.
Perché lì, dalla propria storia, il popolo trae forza.
Ogni segno di amarezza, insoddisfazione, infelicità, tristezza, rabbia o paura nella vita presente, affonda le sue radici nel passato. Vano è cercarne l’origine nei fatti attuali o nei comportamenti altrui.
Per rendersene conto basta ascoltare una persona mentre parla di questioni attuali che la coinvolgono, come il lavoro, il partner, i figli, per scorgere questi segni.
È come ascoltare una musica. Non è il contenuto che conta, ma il mood emozionale di fondo. Come la colonna sonora di un film: il film della nostra vita.
Per comprendere la differenza, immaginate di vivere con una colonna sonora tipo “Shining”[1], o con una colonna sonora che vi propone una musica celestiale.
Il vero amore per sé e per gli altri si raggiunge quando tutte le nostre relazioni interiorizzate sono trasformate in relazioni d’amore felici.
Ciò pone fine ai condizionamenti dell’inconscio patogeno, quello che ci rende meccanici nella vita, e apre le porte all’inconscio superiore creativo, che ci rende pienamente umani e divini.
Questo è il compito più importante della nostra esistenza, dalla cui realizzazione dipendono tutte le altre cose della nostra vita. E come tale va messo al primo posto.
[1] Un film ben noto, di Stanley Kubrick, che trasmette terrore.