Musica e stati di coscienza
Ho appena finito di ascoltare il primo tempo della sinfonia italiana di Mendelssohn Bartholdy. Nella mia fisiologia, nei miei organi interni, nelle mie cellule è ancora presente la particolare pulsazione e vibrazione di quella musica. Avverto un incremento della carica vitale, un desiderio di passare all’azione. La musica mi ha aperto ad una visione positiva e ad un’emozione di fondo serena e gioiosa.
Dentro di me sento che questa visione-emozione innesca lo stato giusto per iniziare il presente lavoro. Perché? Perché tale stato contiene, in sintesi, il messaggio chiave che desidero trasmettere, e che fa da cornice al percorso di ricerca di cui parlerò.
Ma un brano musicale veicola davvero un messaggio, un senso, un significato? Non voglio entrare in questa dibattuta questione. Mi attengo solo a ciò che è frutto di personale esperienza, convalidata da numerose osservazioni in gruppi di formazione: un brano musicale certamente può elicitare una determinata emozione, uno stato d’animo, e anche una visione del mondo e della vita. Ciò che è più difficile sostenere, invece, è che tale messaggio sia egualmente recepito da persone diverse. C’è sempre chi ha un vissuto completamente differente. Ma questo, a ben vedere, non vale solo per la musica, ma anche per i romanzi, i film, i dipinti ecc. Cioè, anche se si concorda tutti sul contenuto di un romanzo (dove si svolge la storia, chi sono i personaggi, che cosa succede ecc.), in realtà non concordiamo affatto, o non è detto che concordiamo, sul suo significato generale e sulla nostra risposta emotiva.
Tornando alla sinfonia italiana, non penso certo che il mio vissuto all’ascolto sia unanimemente condiviso: mi è sufficiente prendere atto della mia reazione, cioè dello stato di fondo che esso elicita in me. E, ripeto, considero questo stato particolarmente adatto a introdurre il presente lavoro.
Ma che cosa intendo per «stato» o «fisiologia»? Non mi riferisco qui solo all’emozione, che è un evento occasionale e transitorio. Qui intendo più ampiamente uno stato di coscienza, che comprende un modo di funzionare del sistema mente-corpo. Possiamo definire uno stato di coscienza anche come stile o modo di funzionare del pensiero, purché sia inteso in senso lato, come intelligenza in azione: intelligenza che utilizza e guida la percezione, la memoria, la previsione, che è sottesa ai processi di creatività e intuizione, che si avvale dei processi fisiologici.