
Lavori necessari e utili
Possiamo ora riprendere il discorso iniziato nei primi paragrafi (i precedenti articoli – n.d.r.), approfondendo il punto due: è necessaria solo mezza giornata di lavoro per chi produce beni necessari o utili per la vita quotidiana. Rientrano in questa categoria un gran numero di lavoratori: insegnanti, medici, infermieri, altri professionisti (come avvocati, notai, architetti), agricoltori, allevatori, pescatori, negozianti, piccoli e medi imprenditori, impiegati, operai, informatici, giardinieri, autisti, trasportatori, fabbri, falegnami ecc.
Tra questi anche le madri dovrebbero essere considerate lavoratrici, e quindi percepire uno stipendio o un sussidio. Nel primo periodo lavoratrici a tempo pieno, e poi aiutate da babysitter, educatrici ecc.
Perché solo mezza giornata? Perché agli esseri umani sarà riservato solo la parte più creativa e interessante.
Come? Per diverse ragioni:
- macchine sempre più sofisticate potranno fare gran parte del lavoro ripetitivo e meccanico
- se tutti lavorano, ci sarà sempre meno lavoro da svolgere
Domanda: perché oggi non tutti lavorano, nonostante che la Costituzione lo preveda? Per diverse ragioni:
- perché nessuno li assume, né nel settore pubblico, né nel settore privato
- perché chi se lo può permettere non lavora, in quanto lavorare è spesso, o quasi sempre, noioso e faticoso
- perché l’etica del lavoro, ovvero sentire nella coscienza che lavorare e lavorare bene contribuisce al progresso materiale o spirituale della società, si è praticamente estinta; al suo posto è subentrata
- in altri termini, la società neoliberista premia chi sposa l’etica del “nulladiutilefacente”. Abbiamo sopra riportato l’esempio di quasi tutto il settore bancario, finanziario, assicurativo ecc. Essa premia coloro che non hanno più la coscienza del bene, del giusto e del bello, in quanto sostituita dalla coscienza del proprio esclusivo tornaconto personale. Chi si è lasciato così corrompere dalla società neoliberista, non può più dire, insieme a Kant, “Due cose mi commuovono: il cielo stellato sopra di me e la coscienza morale dentro di me”.
Una delle ragioni per cui non tutti lavorano è: perché nessuno li assume.
Perché nessuno li assume? La risposta è sempre la stessa: perché mancano i soldi. Ma, come abbiamo già detto, in uno Stato Costituzionale i soldi non possono mai mancare, perché lo Stato li crea dal nulla. La pubblica amministrazione potrebbe benissimo assumere tutti i milioni di disoccupati che ci sono oggi. Un vero esercito. Ma l’economia turbocapitalistica, nella quale ci troviamo, ha da sempre avuto bisogno di un esercito di disoccupati di riserva, per poter abbassare il costo del lavoro, speculando e sfruttando fino al limite i lavoratori. Privilegiando il valore del denaro a quello della persona.
Riferimenti bibliografici

I bambini salveranno il mondo
Verso un nuovo rinascimento spirituale e costituzionale



