
Il lavoro tradito
Che cosa è il lavoro oggi
Se potessimo avere, anche solo per poco tempo, la capacità di intuire in modo immediato la verità delle cose, scopriremmo un’ovvietà: in ogni luogo della terra gli uomini lavorano. E questo, ad un primo sguardo, sembra un bene.
Ma, guardando più profondità, avremo una serie di sgradevoli sorprese. Eccole:
- ciò che la maggioranza dei lavoratori produce faticosamente con il proprio lavoro, non è affatto utile, ma dannoso per l’umanità. Sarebbe meglio che essi non lavorassero
- la minoranza di uomini che, lavorando tutto il giorno, produce i beni materiali necessari e utili per la vita quotidiana, potrebbe farlo lavorando solo mezza giornata
- infine, troppo pochi sono gli uomini che lavorano, con piacere e soddisfazione, per produrre i beni più importanti di tutti, in quanto servono a far evolvere l’umanità: i beni culturali e spirituali
Lavori dannosi
Specifichiamo e approfondiamo ognuno di questi punti.
- rientrano nel primo gruppo la maggioranza di lavoratori, impiegati o professionisti, solitamente ben remunerati, in settori privati quali:
- Banche e agenzie di credito
- Fondi pensione
- Fondi di investimento
- Borse
- Assicurazioni
Ad essi va aggiunto un settore trasversale in perenne espansione: la burocrazia. La burocrazia che, in epoca neoliberista, si estende ovunque come una piovra, con i suoi uffici e i suoi regolamenti. Non solo all’interno dello Stato e degli enti pubblici, e nelle aziende pubbliche o private, grandi o piccole. Ma non risparmia neppure le famiglie, i singoli lavoratori o i pensionati. Non c’è una casa nella quale non ci si debba dannare per questa maledizione.
La burocrazia è una piaga, una maledizione appunto, che, dove arriva, distrugge ogni forma di umanità, come ben dimostrato dalle ricerche sul nazismo di Hannah Arendt. È l’asse portante dell’esercito e dei sistemi totalitari, che di essa hanno bisogno per stroncare sul nascere ogni pensiero divergente, non conforme alle direttive centrali.
Figlia di un grave disturbo di personalità, ossessivo e paranoide, essa mira ad ottenere il controllo assoluto sulle persone, presentandosi esternamente come cosa utile e necessaria per mantenere la sicurezza e l’ordine sociale. Avendo origine nella rabbia e nella violenza repressa, la burocrazia è estremamente punitiva e distruttiva rispetto a ogni forma di libertà. In primo luogo di quella più importante: la libertà di pensiero, di inventare e di creare, che ci contraddistingue come specie.
La burocrazia è soffocante perché ci toglie la vita. Ci vuole trasformare tutti in robot, in schiavi felici della loro condizione.
Chi guarda la società come un medico guarda un paziente, non può che rimanere inorridito già di fronte ai primi sintomi di questa malattia sociale, la cui prognosi è solitamente nefasta: guerre, genocidi, campi di sterminio[1].
La burocrazia oggi, nelle sue varie forme, impiega un numero di lavoratori sempre più grande, alcuni ben pagati, altri meno, in base al loro ruolo. Tutti questi lavoratori non contribuisco al bene dell’umanità, ma alla sua involuzione e distruzione. Pochi di loro ne sono coscienti. Pochissimi di loro lo sono a livello abbastanza profondo da licenziarsi. Sono gli eroi della Nuova Umanità, pronti a pagare, sulla loro pelle, il prezzo di una trasformazione tanto dolorosa quanto necessaria.
In base all’articolo 52 della Costituzione, che impone ad ogni cittadino il dovere inderogabile di difendere la Patria, tutti dovrebbero seguire il loro esempio. La burocrazia è incompatibile con la Costituzione, come lo sono tutti lavori di cui abbiamo parlato sopra. I quali non concorrono al progresso materiale o spirituale del Paese, come richiede l’articolo 2 della Costituzione, ma al contrario contribuiscono alla sua distruzione e rovina.
[1] Vedi Vasilij Grossman, Vita e Destino.
Riferimenti bibliografici

I bambini salveranno il mondo
Verso un nuovo rinascimento spirituale e costituzionale
Tag:Burocrazia, Costituzione, Distruzione, Lavoro, Libertà, Umanità