L’individualismo è una malattia

A livello psico-spirituale la situazione è altrettanto catastrofica.

La psiche umana, individuale e collettiva, si è avviata in una spirale patologica di entità inedita. L’attuale individualismo imperante è la malattia psicosomatica per eccellenza, dalla quale derivano tutte le altre malattie, che di questa sono sintomi.

L’individualismo psichico è la fonte di tutte le scissioni della psiche in parti, che si ignorano o si combattono tra di loro. La frammentazione, il conflitto e la disgregazione sono fenomeni corruttivi, il cui esito è la progressiva perdita di integrità, organicità, unità della psiche.

Tale patologia non si può più ascrivere alla nevrosi, intesa come distorsione della realtà, ma alla psicosi, ovvero al pieno distacco dalla realtà.

Un evidente analogo, sul piano fisico, è il tumore: un insieme di cellule che procede per conto proprio, in conflitto con l’organismo di cui fa parte, fino a distruggerlo.

L’umanità intera è diventata il tumore della “madre terra”, che la ospita e la nutre. Non sentendosene più parte, rapina le sue risorse, distruggendo così l’habitat che le consente di sopravvivere.

Non casualmente tumori e malattie cardiache sono diventate le patologie fisiche più comuni.

Per quanto riguarda i problemi cardiaci, in tutte le tradizioni il cuore è visto come il centro dell’amore. Più irradiamo amore, più amiamo noi stessi e gli altri, più il cuore è fisicamente sano.

Ora, l’individualista è per definizione centrato narcisisticamente su di sé. Non vuole il bene degli altri, non vuole il bene di nessuno. L’unica cosa che lo muove ad agire è la domanda: “Che cosa ci guadagno, che cosa mi porto a casa”? Egli, come le multinazionali, cerca solo il suo profitto personale. Dal momento che ciò è contrario alla fisiologia psichica, egli deve seppellire il suo cuore sotto cento metri di terra, per non sentirne più le proteste e le sofferenze. E il cuore, non ascoltato, si ammala.