
Sole bianco e sole nero
Un io è sempre come un sole, ardente, radiante e attraente. Può essere un sole bianco, un io-anima, perché benedice, oppure un sole nero, un io-ego, perché maledice.
Il sole bianco e luminoso, è caldo; il sole nero e oscuro, è freddo. Il primo è ispirato dalla legge divina dell’amore che aggrega, unisce e crea la vita, in forme sempre più complesse e coscienti; il secondo è ispirato dalla legge diabolica, che disgrega, separa e distrugge la vita e la coscienza.
E adesso due parole su me stesso.
Io mi percepisco come un falegname e come un matematico.
Come falegname costruisco tavoli per tutti: ciò che faccio, le pratiche che metto a punto, sono insegnabili e trasferibili a chiunque.
Come matematico, insieme ad una comunità di nobili amici, utilizzando la logica matematica, invento nuovi simboli e, grazie ad essi, genero nuove visioni e sintesi, idonee a produrre un sapere salvifico: dialettico, olistico, unitivo.
Il lavoro di falegname e il lavoro di matematico procedono in parallelo, rinforzandosi reciprocamente. Sono entrambi necessari, come nella scienza il metodo induttivo e il metodo deduttivo.
Ma coloro che usufruiscono del nostro lavoro, non hanno bisogno di imparare ad utilizzare la matematica. In un primo tempo, a loro bastano i prodotti della falegnameria. Cioè l’insegnamento delle pratiche e delle tecniche, che consentono di ottenere le trasformazioni della coscienza, personale e collettiva, necessarie alla realizzazione dei singoli e dell’umanità.
Questi strumenti comunitari, basati sulla semplicità del falegname e sulla sua trasparenza e onestà,__ il falegname, non avendo nulla da nascondere, permette di osservare ciò che fa__, sono molto efficaci.
Essi rifuggono dalla complicazione, dal nascondimento e dall’occultamento, tipici di una società divisiva e anticomunitaria, radicata nella menzogna e nel demoniaco.