Perché L’INCONSCIO È L’ECONOMIA
[continua da sopra]
attraverso una realistica e profonda comprensione di come funzioni la nostra mente, si apra una nuova possibilità: riconoscere i meccanismi che ci rendono schiavi delle nostre parti interne meno evolute e distruttive, ci permette di riconoscerli anche all’esterno, rendendoci così attivi, attenti e consapevoli.
Il potere dell’Economia e della Finanza, proprio come quello delle religioni in passato, è stato interiorizzato nelle menti delle popolazioni, e ora le governa con mezzi psicologici: l’Economia è il luogo dove oggi risiede l’inconscio umano: è questa forma di potere che decide al posto nostro, e che – su scala ampia – decide di fatto chi sia incluso e chi marginalizzato, chi debba vive in una ricchezza sconfinata e chi sotto la soglia della povertà.
Come esseri umani, ancor prima che come cittadini, non possiamo restare incolumi davanti a tali squilibri, che presto ci travolgeranno dolorosamente, come peraltro sta già accadendo.È fondamentale metterci in discussione, a partire dalle idee che nelle profondità dell’inconscio, sono radicate nel nostro modo di vedere il mondo e lo orientano. Orientano, a nostra insaputa, le scelte che prendiamo, le convinzioni che abbiamo, le preferenze, le decisioni…Com un amorevole e accurato lavori su di noi, sulle nostre ferite, sulle nostre reattività, possiamo gradualmente avvicinarci alla “scatola nera” delle nostre convinzioni, per ripulirle, riportare pace nei conflitti interni, nelle sofferenze vissute, nella rabbia e nella disperazione ricacciate nelle cantine della nostra anima.Attraverso questo percorso, potremo diventare molto più compassionevoli verso noi stessi e gli altri, molto più attenti e attivi costruttori di giustizia e pace nelle Comunità in cui viviamo.